Dietro il cielo. Dall’altro lato della pioggia. [Jonathan Strange e il signor Norrell]

Jane Austen e la magia.

Cosa può esserci di più perfetto?

Nulla. E infatti Susanna Clarke ha scritto un romanzo bello come pochi, con quell’anima ottocentesca, quelle donne indipendenti, tipici della Austen. E con una spolverata di magia che si fa sempre più intensa, sempre più divertente e sempre più oscura con lo scorrere delle pagine.

Niente intrecci irrisolti, solo una bella narrazione che non è per niente lineare, ma che racconta del “ritorno della magia in Inghilterra”.

E come non fare il tifo per Jonathan Strange? Che non è propriamente il bello e buono, ma che ispira simpatia fin dalle prime pagine. E come non odiare Gilbert Norrell, che invece dalle prime pagine si rivela essere tutt’altro?

Tra profezie, incantesimi, magie nere e amore, la trama si sviluppa per 800 pagine e alla fine ti lascia a bocca aperta, perché inaspettatamente delusa ma allo stesso tempo consapevole che non avrebbe potuto finire diversamente.

Grazie a Susanna Clarke per questa piccola perla.

E se veramente ne faranno una serie tv, spero ne sia all’altezza perché se lo merita.

All’inizio dell’Ottocento, della magia inglese rimangono quasi solo leggende come quella di Re Corvo, il grande mago capace di fondere la sapienza delle fate con la ragione umana. Ma dalle regioni del Nord un tempo visitate da elfi e folletti appare il signor Norrell, capace di far parlare le statue della cattedrale di York: la notizia sembra segnare il ritorno della magia in Inghilterra, e Norrell si trasferisce a Londra per offrire i suoi servizi magici al governo, impegnato nella guerra contro Napoleone. Ma una profezia parla di due maghi che faranno rinascere la magia inglese. Uno dei due maghi èNorrell. E l’altro chi è?

Titolo: Jonathan Strange e il signor Norrell

Autore: Susanna Clarke

Traduttore: Paola Merla

Edizione: Longanesi, Hardcover, 2005, illustrazioni di Portia Rosenberg

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